Impianti di produzione per membrane ad osmosi inversa
PROBLEMA:
Il ciclo manuale di produzione dei filtri ad osmosi inversa per la purificazione dell’acqua presenta alcuni problemi ben noti:
-una notevole quantità di lavoro manuale deve essere svolta da personale altamente qualificato;
-la delicatezza dei materiali impiegati rende assai difficile la loro manipolazione;
-la qualità delle membrane prodotte dipende fortemente da fattori di natura umana (capacità, affaticamento, capacità di concentrazione, ).
Trovare una soluzione a questi inconvenienti significa ottenere alti standard qualitativi e una sensibile riduzione dei costi.
SOLUZIONE:
Abbiamo progettato totalmente “ex novo” il nostro impianto per la produzione dei filtri ad osmosi inversa, capace di realizzare con estrema precisione ed accuratezza tutte le operazioni necessarie: manipolazione del flat-sheet e del brine-spacer, costruzione della membrana, distribuzione della colla e nastratura finale.
Il flat-sheet ed il brine-spacer sono srotolati dai rispettivi coil, tagliati e piegati fino a formare un “pacchetto”, dove uno strato di brine-spacer è inserito all’interno dei due lembi di uno stesso foglio piegato su sé stesso. Ogni “pacchetto” viene a sua volta inserito ed incollato tra due fogli di tricot fino a raggiungere il numero richiesto: l’intera membrana viene quindi arrotolata con precisione e infine nastrata esternamente.
All’operatore sono affidate solo mansioni di carico e scarico: preparazione dei core-tube e dei tricot-pack sulle apposite attrezzature e raccolta delle membrane finite. Persino il consumo di materiale è tenuto sotto controllo: se uno dei componenti si sta esaurendo un allarme avvisa l’operatore che può tempestivamente provvedere al suo reintegro senza fermi macchina.
VANTAGGI:
Alcune peculiarità meritano di essere evidenziate: -precisione e delicatezza nella manipolazione dei materiali evitano danni e graffi alle membrane;
-la qualità della produzione è affidata ad una macchine precisa, infaticabile ed affidabile;
-la manodopera è drasticamente ridotta alle sole operazioni di carico e scarico;
-il ciclo di produzione può essere agevolmente adattato alle reali condizioni dei materiali da lavorare.
DESCRIZIONE:
Una caratteristica distintiva del nostro impianto è l’impiego di semplici attrezzature per la manipolazione delle membrane. L’operatore dispone inizialmente un solo core-tube e un singolo tricot-pack su ciascuna attrezzatura: questo dispositivo accompagna la membrana in tutte le successive fasi costruttive, fino allo scarico. Data la configurazione in linea dell’impianto, il carico delle attrezzature da processare e lo scarico di quelle con le membrane finite sono stati ergonomicamente collocati sullo stesso lato dell’impianto: la loro movimentazione tra le varie stazioni di lavorazione è invece automatica. La prima fase consiste nello svolgimento di un foglio del tricot-pack alla volta che viene adagiato su un piano inox.
Nel frattempo il flat-sheet viene srotolato a misura dal coil, tagliato e ripiegato su se stesso: tra le due facce viene inserito un foglio di brine-spacer anch’esso tagliato a misura direttamente da bobina. Questo particolare “pacchetto” è inserito in posizione corretta contro il core-tube, adagiato sopra il foglio di tricot e quindi incollato. Ripetendo le varie fasi per il numero di fogli richiesto si completa la costruzione della membrana, che può quindi essere delicatamente arrotolata senza danni, pieghe o graffi. L’ultima fase prevista è la nastratura: il passo e la tensione del nastro adesivo sono controllati elettronicamente.
A questo punto la membrana è terminata e la sua forma cilindrica ha un diametro max di Ǿ = 200mm. Tutte le fasi di lavorazione sono controllate da parametri facilmente modificabili dal pannello HMI: regolare la macchina secondo le esigenze di produzione diventa un gioco da ragazzi. Inoltre il cambio del modello di membrana in produzione richiede solo la selezione del nuovo codice direttamente dal touchscreen di controllo. Nel pieno rispetto delle normative vigenti, è stata posta particolare attenzione alla sicurezza dell’operatore, senza compromettere in alcun modo la facilità d’intervento sulla macchina.